giovedì 24 marzo 2016

I LUOGHI DELL'IMPRINTING





Da "La responsabilità dell'architetto", intervista a Renzo Piano di Renzo Cassigoli e Enzo Siciliano

PIANO: Il modo corretto di procedere nel fare architettura, ne sono sempre più convinto, non è quello di cominciare dal generale per scendere poi al particolare: è così ma, nello stesso momento, vale anche la regola opposta, cioè si parte dal particolare per risalire al generale.
SICILIANO: "Ispirazione" è una parola che ti fa orrore o no?
PIANO: No, ma perché sono una persona molto pratica, per non farmi spaventare traduco la parola ispirazione in pratica. Per me l'ispirazione è come andare a cercare in soffitta, nella memoria.
SICILIANO: Ma l'ispirazione non può essere la voglia di usare un certo materiale e vedere cosa succede?
PIANO: Certamente, ma è sempre un bagaglio che hai in soffitta o in saccoccia, o dove vai a rovistare. Per me l'ispirazione è sostanzialmente questo. Credo che fosse Borges a dire che un mestiere creativo, come scrivere un libro, è un misto tra memoria e oblio: hai il ricordo delle cose e poi per fortuna ogni tanto ti dimentichi qualcosa, e allora inventi. Hai addosso moltissime cose e rovistandoci dentro - in silenzio, questo va fatto in silenzio, bisogna ammetterlo - tiri fuori alcuni elementi. Ti manca sempre qualche pezzo, ed è lì che l'oblio ti viene in soccorso, perché è lì che scatta il meccanismo dell'invenzione.[...]